Autorizzazioni paesaggistiche semplificate per case mobili e caravan

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un nuovo decreto che semplifica in modo significativo le procedure per l’installazione di case mobili e caravan all’interno di campeggi e strutture ricettive.

Questa modifica normativa rappresenta un passo avanti cruciale per favorire lo sviluppo del turismo all’aria aperta nel paese, riducendo oneri burocratici e tempi di attesa per gli operatori del settore.

Semplificazione delle autorizzazioni paesaggistiche per case mobili e caravan

Il decreto apporta modifiche sostanziali al quadro normativo esistente, in particolare al DPR 31 del 13 febbraio 2017, che disciplina l’autorizzazione paesaggistica. L’obiettivo principale è quello di aggiornare l’elenco degli interventi che sono esclusi dalla necessità di tale autorizzazione e di quelli che, invece, beneficiano di una procedura semplificata.

In termini più semplici, la nuova normativa sulle autorizzazioni per case mobili e caravan, rende notevolmente più agevole l’installazione degli stessi all’interno di campeggi, villaggi turistici e strutture ricettive simili. Si tratta di attrezzature che, tra l’altro, possono essere facilmente acquisite avvalendosi di numerosi finanziamenti a fondo perduto disponibili in Italia per le imprese turistiche.

La novità più rilevante introdotta dal decreto riguarda l’installazione di mezzi mobili di pernottamento, quali case mobili per vacanze, caravan e autocaravan, all’interno di campeggi o villaggi turistici che siano già in possesso di un’autorizzazione paesaggistica.

Questi interventi, in precedenza soggetti a un’ulteriore autorizzazione da parte delle Sovrintendenze, rientrano ora tra quelli esentati da tale obbligo. L’ esenzione è tuttavia subordinata al rispetto di specifici requisiti tecnici e normativi.

Requisiti e natura delle nuove installazioni

Per beneficiare di questa semplificazione, i “posti letto addizionali” devono essere collocati dal gestore della struttura o da terzi all’interno di aree già autorizzate e adeguatamente attrezzate con le utenze essenziali, quali elettricità, acqua e fognature.

È fondamentale che queste strutture non abbiano collegamenti permanenti al suolo e che siano facilmente rimovibili. Un altro requisito cruciale è l’obbligo di rimozione alla chiusura definitiva dell’attività ricettiva, garantendo così che l’installazione non alteri in alcun modo l’aspetto esteriore dei luoghi.

Questa modifica normativa equipara di fatto le nuove installazioni alla manutenzione o alla sostituzione, senza ampliamento, di strutture amovibili già esistenti. Si tratta di un allineamento normativo che riconosce la natura intrinsecamente temporanea e reversibile di queste strutture, integrandole pienamente nel contesto delle attività turistiche all’aria aperta. Questa visione è in linea con le esigenze di un settore che richiede flessibilità e capacità di adattamento.

Impatto positivo sul settore turistico

Le ricadute di queste modifiche legislative sul settore turistico italiano sono attese essere estremamente positive. Il turismo rappresenta uno dei comparti economici strategici per l’Italia, e l’eliminazione della necessità di richiedere un’autorizzazione paesaggistica per ogni singola casa mobile o caravan offre ai gestori una maggiore flessibilità operativa.

Ciò si traduce direttamente in una significativa riduzione dei tempi e dei costi amministrativi, che prima rappresentavano un notevole ostacolo per l’espansione e l’aggiornamento delle strutture. Questo snellimento burocratico avrà un impatto notevole anche sulla finanza agevolata, dato il gran numero di bandi e opportunità di finanziamento esistenti che consentono l’acquisto di queste attrezzature.

Il nuovo provvedimento ha quindi lo scopo di semplificare le procedure già contenute nel Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31  rendendo più agevole l’installazione di case mobili e caravan all’interno delle strutture turistiche già autorizzate paesaggisticamente.

La capacità di rinnovare o adeguare rapidamente le dotazioni ricettive permetterà agli operatori di rispondere in modo più agile alla domanda variabile dei turisti e alle specificità della stagionalità. In un’epoca in cui il turismo “en plein air” sta guadagnando sempre più popolarità e apprezzamento, questa semplificazione normativa si configura come un incentivo concreto e mirato allo sviluppo sostenibile del settore.

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